Arch. Francesco Qualizza
Paes. Antonio Stampanato
cliente: privato
luogo: Sidi Ameur, Tunisia
anno: 2016
dimensione: 1098 mq, 4376 mc
collaboratore: Arch. Nicola Urban
Il progetto prevede la realizzazione di un complesso ricettivo turistico presso la località balneare tunisina di Sadi Ameur; l’edificio è costituito da 13 appartamenti di diverse metrature disposti su 5 piani, organizzati intorno a un vuoto centrale illuminato zenitalmente e dotato di corpo scale ed ascensore. L’immagine complessiva dell’edificio è determinato dalla definizione del passo strutturale di 4,1 metri della maglia di pilastri in calcestruzzo, che con il solaio in laterocemento costituisce il sistema costruttivo comunemente utilizzato nella recente architettura locale. Il reticolo si sviluppa in facciata definendone il ritmo nell’alternanza delle superfici bianche e i vuoti delle terrazze, con le portefinestre della zona giorno e delle camere arretrate rispetto al filo della facciata per sfruttarne l’ombreggiatura. Il disegno dei prospetti ricerca equilibrio formale e movimento a partire da un modulo definito, relazionandosi con il sistema distributivo degli alloggi e le sue esigenze di qualità abitativa. La facciata principale sul lato strada si differenzia da quelle laterali e dal retro per un’immagine più formale e statica, come risposta a un contesto urbano indefinito e caotico. L’arretramento del corpo di fabbrica di 3 metri rispetto alla strada e l’inserimento di uno spazio ombreggiato dotato di sedute, caratterizza l’ingresso come luogo di incontro per i residenti e di sosta per i passanti, attribuendo un ruolo urbano all’edificio e definendolo come un punto di riferimento. Il tema vegetale si esprime con la realizzazione di un giardino posto sulla copertura di ingresso e il coronamento dell’edificio, definito da una fascia verde con 6 alberi posti ai vertici e in mediana che fuoriesco dalle pergole del terrazzo. Un dialogo diretto tra architettura e natura, l’utilizzo di essenze arboree mediterranee e un’immagine complessiva sensibile al contesto, conferiscono riconoscibilità e valore al manufatto architettonico.